Il report sulle professioni del futuro del World Economic Forum già stimava nel 2019 la necessità di un significativo processo di re-skilling e up-skilling per più della metà della forza lavoro globale. Un’esigenza con scadenza 2022.
Oggi, nel nuovo mondo post Covid-19, quell’orizzonte temporale si è decisamente ridotto, così come è aumentata la fetta della forza lavoro che deve correre ai ripari.
Le imprese, i lavoratori e chiunque cerchi un impiego sono obbligati dalle circostanze a un immediato riassetto delle proprie competenze, per poter cogliere al meglio le opportunità offerte dall’accelerazione supersonica della digitalizzazione, dalla riorganizzazione del lavoro a distanza e dai modi operandi della gig economy.
Siamo quindi chiamati a sviluppare quelle doti di leadership necessarie a progredire nonostante l’incertezza in cui navighiamo.
Numerosi studi, tra cui il Future of Jobs Report del World Economic Forum, hanno individuato, nelle cosiddette soft skill, le competenze primarie dei Leader di questa rivoluzione digitale, indispensabili per ottenere il massimo valore dalle specializzazioni tecniche e dalle conoscenze di mercato. La necessità della forza lavoro di oggi di sviluppare queste abilità è ancora più urgente.
In particolare:
Il percorso formativo proposto da Wylab e Albachiara ha l’obiettivo di fornire gli strumenti per sviluppare tutte queste dimensioni, grazie a un orientamento didattico pratico, basato sulla condivisione di esperienze professionali nel business dello sport e fortemente orientato allo sviluppo di abilità comunicative.
Wylab e Albachiara credono fortemente nella necessità di una rivoluzione culturale manageriale nel mondo dello sport, che metta al centro l’individuo, affinché la tecnologia sia al suo servizio e non il contrario.
Una rivoluzione culturale che diventa necessaria come risposta ai rapidi stravolgimenti che stanno accadendo all’interno della nostra società, nei modelli di comportamento delle persone, dei tifosi, determinati dall’incessante progresso della tecnologia.
Questa evoluzione, questo adattamento passa dalla capacità di innovarsi (#innovateordie) come antidoto al darwinismo digitale, che avviene quando i comportamenti dei fan, delle persone e della società si modificano molto più velocemente dei modelli di business dei brand e delle organizzazioni. Diventa allora vitale per l’industria sportiva sviluppare quella capacità di adattamento necessaria per evitare la perdita di rilevanza nei confronti delle audience, la scomparsa dal mercato, e infine l’estinzione (#adaptordie).
Una società sportiva moderna deve quindi dotarsi delle infrastrutture materiali e immateriali, delle risorse tecnologiche e umane, con le quali fronteggiare le straordinarie sfide che stiamo vivendo.
In una fase che vede l’emergere di acronimi come OTT (Over the Top) e DTC (Direct to Consumer), che sottendono il prepotente emergere di nuovi importanti stakeholder e che richiedono grandi doti di lettura, è fondamentale annoverare tra le proprie fila dei manager/LEADER in grado di riconoscere e interpretare la passione dei fan, di stabilire un rapporto duraturo con le audience e di rivedere modelli di business ormai fragili, che non rispondono più alle mutate esigenze del mercato.
Stravolgimenti, questi, che mettono a nudo le carenze manageriali di tante organizzazioni sportive. La mancanza di un ricambio generazionale, gli enormi problemi strutturali, (non solo legati alle infrastrutture materiali), e le scarse competenze digitali sembrano impedire quel processo di adattamento tanto invocato in questa fase di trasformazione.
Siamo fermamente convinti che esista un gap di risorse e competenze all’interno del sistema sportivo italiano e che manchi un percorso formativo serio e mirato in grado di fornire quelle che sono ormai competenze e abilità sempre più richieste, ma assai poco sviluppate.
L’innovazione parte proprio dalla presa di coscienza di questo gap di competenze e managerialità e dalla volontà di sviluppare un sistema sportivo in grado di fare il salto di qualità, riducendo la distanza dai paesi più evoluti.
A partire dalle persone!
che vogliano acquisire le competenze e le soft skill necessarie per diventare LEADER moderni all’interno delle proprie società.
desiderosi di conoscere le dinamiche legate alla gestione di una industry così particolare quanto affascinante, come quella dello sport.
e che desideri approfondire aspetti e acquisire competenze che difficilmente vengono trattati nei corsi di studio tradizionali.
Wylab e Albachiara credono nella necessità di una rivoluzione culturale manageriale.
Attraverso l’integrazione delle loro competenze, vogliono pertanto diffondere della formazione manageriale ad alto livello, quale potente strumento per agevolare il cambiamento necessario ad affrontare le sfide e cogliere le opportunità di questa IV rivoluzione industriale.
Wylab è il primo incubatore sport-tech nato in Italia, seleziona, sviluppa e finanzia startup tecnologiche innovative nell’industria dello sport; può contare su un network di più di 20 startup con cui collabora e ha investito direttamente in 9 progetti.
Attivo dal 2016 e unico incubatore certificato della Liguria, Wylab agisce come catalizzatore dell’innovazione all’interno di un ecosistema complesso costituito da federazioni sportive, leghe, club e atleti, brand sport tech, investitori, startup e mondo della ricerca. Forma assieme alle altre società del gruppo proprietario, Wyscout e Virtus Entella, un hub di sviluppo ed innovazione unico in Italia e non solo.
Wylab ha realizzato un totale di 9 call for application in ambito sport, energia, ambiente, blu economy, food e turismo, svolge attività di consulenza su progetti di open innovation ed eroga programmi di formazione sullo sviluppo dell’imprenditorialità, il marketing e la trasformazione digitale.
Albachiara offre 25 anni di esperienza di management strategico internazionale e di formazione in ambiti di business trasversali, sportivi e non, dalle startup alle multinazionali, attraverso le PMI.
È oggi un riconosciuto leader di pensiero nell’industria sportiva internazionale, anche grazie alla sua piattaforma di contenuti redazionali e al suo popolare podcast “are you not entertained?”, dedicato ai professionisti dello sport. Qui sotto qualche esempio.
Albachiara ha maturato una notevole esperienza in ambito di knowledge transfer, sotto forma di una formazione e di un coaching esperienziali unici nel loro genere.
Adotta una metodologia didattica altamente interattiva e coinvolgente, condotta solo da imprenditori e esperti di settore, la cui efficacia è stata provata dalla ripetuta soddisfazione di migliaia di manager ed executive (e delle loro aziende) e dalla costruzione di programmi di formazione altamente qualificanti e personalizzati alle esigenze personali dei discenti.
Attraverso la nostra esperienza imprenditoriale, manageriale e formativa nell’industria dello sport, abbiamo affinato per la nostra didattica due aspetti fondamentali per un apprendimento efficace e immediato: il contenuto e la metodologia.
Il contenuto è stato sviluppato per trasferire quelle conoscenze e abilità professionali e umane richieste ai veri LEADER di questa IV rivoluzione industriale. La nostra formazione non tratta solo competenze verticali, che specializzano e professionalizzano. Seppur molto importanti, queste sono ormai date per scontate dalla maggior parte dei datori di lavoro: semplici da acquisire, sono oggetto di molti corsi post-diploma, di Laurea o di Master esistenti sul mercato.
Insomma, il Saper fare è ormai una commodity.
Ciò che invece, in epoca di digitalizzazione e tecnologia, è sempre più raro trovare è il saper essere. Un leader efficace, deve conoscere la sua materia, deve saper fare ma, soprattutto, deve saper far fare, attraverso un’arguta gestione della sua personalità rispetto a quelle dei suoi referenti e al contesto in cui opera.
Il problema dei Leader che arrivano in posizioni di responsabilità oggi è che, nella stragrande maggioranza dei casi, non hanno ancora sviluppato queste indispensabili competenze. Spesso non sono in grado di motivare i propri collaboratori, di leggere e sintetizzare efficacemente il mondo intorno a loro, di comprendere le aspettative in mutamento del consumatore e del fan, di creare innovazione, di comunicare e coinvolgere i propri referenti conducendoli verso un obiettivo comune.
Le cosiddette soft skill, in una società dinamica, multiculturale e in continuo mutamento sono, per questo, le abilità più richieste e apprezzate dalle aziende. La nostra formazione è incentrata su di esse, anche quando si discutono conoscenze verticali e tecnicismi tipici del mondo dello sport.
La teoria è importante, perché alla base di ogni conoscenza. Essa la chiarisce e la struttura.
Tuttavia, è solo attraverso l’esperienza diretta che la teoria trova il suo giusto compimento.
Il nostro approccio formativo è un mix di teoria (presentata con materiali video, audio e artistici di grande rilievo) e esperienza diretta: innumerevoli workshop, whiteboard session, giochi di ruolo e lavoro progettuale.
Spesso riprendiamo in video i partecipanti ai corsi, in modo che rivedendosi, possano ottenere il massimo apprendimento.
L’approccio didattico è disegnato per tenere sempre alto il coinvolgimento dei partecipanti, che non sono mai più di 20, per assicurare anche il massimo feedback.
I docenti sono professionisti altamente qualificati nei loro settori, imprenditori, dirigenti, manager – ma anche artisti, attori e musicisti. Questa inusuale combinazione di formatori permette un trasferimento di conoscenze e abilità sia verticali, sia orizzontali, dalle quali scaturiscono pensiero laterale e creatività di approccio ai problemi, di generazione di idee e di comunicazione efficace e personalizzata alle situazioni e ai referenti.
Docente: R.P.Mitchell
La realpolitik dello sport: la giungla dei referenti e la gestione delle diverse agende.
Docente: R.P.Mitchell
La tecnologia e il digitale hanno cambiato drasticamente l’ecosistema sportivo.
Docente: R.Cardarelli, R.P.Mitchell
La costruzione efficace di uno storytelling d’impatto con un uso intelligente dei dati. Comunicazione orale: la competenza determinante per un leader.
Docente: R.P.Mitchell, R.Cardarelli
Portare gli interlocutori verso la propria agenda.
Docente: R.Cardarelli, A.Marcato, M.Bartoli
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